Uno degli aspetti più interessanti della tintura naturale è scoprire come sia possibile ottenere un dato colore da una pianta o un frutto che sembra non aver niente a che fare con quella sfumatura.
Qualche esempio? Dall’avocado, che è verde, si ottiene in rosa, mentre dalla robbia che è una pianta verde con i fiorellini gialli il rosso.
E in questo articolo parliamo proprio della tintura naturale con la robbia, quella che utilizzo per realizzare i capi e gli accessori per bambini e adulti delle collezioni Le Tintine.
Il colore rosso: storia, curiosità e significati
Il rosso è un colore che ha assunto moltissimi e diversi significati nel tempo, a seconda del momento storico, della popolazione e dei suoi costumi.
Spesso associato alle emozioni intense come la rabbia e l’amore, il rosso è anche il colore del coraggio, della passione e del sacrificio (in quanto colore del nostro sangue).
Per gli antichi romani era il colore del dio della guerra, Marte; mentre nell’antica Cina simboleggiava il sangue e la vita ed era il colore dell’inchiostro utilizzato esclusivamente dall’imperatore per i documenti.
Intenso e capace di attirare attenzione, il rosso oggi giorno è utilizzato soprattutto per segnali stradali come indicazione di pericolo o divieto.
Ma vediamo insieme com’è possibile tingere i tessuti per renderli di questo colore.
La radice di robbia e le sue proprietà
Ebbene sì, nella robbia la fonte di tintura sono le sue radici: rosse e coriacee, possono essere lunghe anche più di un metro e spesso impiegano almeno un paio d’anni prima di poter essere raccolte.
La radice di robbia crea colori quali: i rossi, gli arancioni e i rosa carichi e vivaci.
Dipende anche moltissimo dal tipo di tessuto scelto: la lana e la seta diventeranno rosse, mentre il cotone più rosa salmone.
La robbia agisce molto bene sia sulle fibre vegetali che su quelle animali: la ricchezza del colore dipenderà da quanto tempo il tessuto sarà lasciato a bagno nel colore e dal tipo di mordente scelto.
La mordenzatura può essere effettuata con l’allume di potassio o con il ferro, che se utilizzati contribuiranno a intensificare il rosso ottenuto.
Come tingere i tessuti di rosso con la robbia
Per poter procedere con la tintura, la radice di robbia dev’essere messa a mollo in acqua per molti giorni: deve ammorbidirsi per poter essere pestata al mortaio o tritata in una sorta di mixer apposito per tinture.
Una volta polverizzata, la radice di robbia viene aggiunta a dell’acqua in una pentola, che dovrà arrivare a sobbollire per circa 40 minuti.
Al termine di questo procedimento è necessario lasciare riposare il bagno di colore, perché rilasci le sfumature di rosso carico che cerchiamo.
In alternativa è possibile sciogliere la polvere in acqua fredda e lasciar riposare 24h o fino a quando la polvere stessa non sarà ben sciolta e l’acqua abbia assorbito il colore.
Per tingere effettivamente i tessuti, bisognerà immergerli già bagnati (ed eventualmente mordenzati) nel bagno di colore, scaldarlo e lasciar sobbollire per un tempo variabile a seconda della sfumatura che si vuole ottenere e del tipo di tessuto che viene immerso.
Si può anche decidere di fare più bagni di colore del tessuto per modificare la resa del colore stesso ottenuto sul tessuto.
Al termine del bagno di colore è sempre importante lasciar intiepidire dentro il bagno di colore il tessuto appena tinto prima di passare all’asciugatura e al risciacquo.
In un altro post su questo blog ti ho raccontato tutti i procedimenti necessari alla tintura naturale: se vuoi approfondire tutti i dettagli, quello è l’articolo giusto da leggere.
Altri elementi naturali per tingere i tessuti di rosso
In tintura naturale il rosso non si ottiene solo ed esclusivamente dalla radice di robbia: due alternative sono il fico d’India e la cocciniglia.
Se con la robbia il rosso ottenuto è quasi aranciato, un rosso mattone, il fico d’India permette di creare un rosso scuro molto bello, mentre la cocciniglia è l’origine del rosso carminio.
Perché i capi Le Tintine tinti naturalmente di rosso utilizzano la radice di robbia e non gli altri due elementi? È presto detto.
Il rosso scuro ottenibile con il fico d’India è un bagno tintorio poco stabile, non adatto a capi che vanno lavati con costanza e può “macchiare” il tessuto ( un po’ come la cipolla di cui abbiamo già parlato qui). Penso però sia il colore perfetto per dipingere realizzando colori naturali e tempere da gioco.
Il rosso carminio ottenibile con la cocciniglia è meraviglioso, ma la cocciniglia è un insetto e per estrarre il colorante è necessario proprio far bollire gli insetti: non è per il mio stomaco, penso mi perdonerete per questo!
Risorse utili
Se vuoi approfondire il tema della tintura naturale eccoti qualche link utile:
- I segreti di un capo in tintura naturale
- La Curcuma e la ginestra: il colore giallo in tintura
- La tintura naturale: lavorare con lentezza
- Quali sono le piante e i fiori migliori per tingere i tessuti?
- Tintura naturale con la cipolla: come si fa?
Altrimenti ecco qualche testo valido sul tema:
- I colori della storia di Clive Gifford
- A dyeing art di Melania Matacena
- Colori secondo Natura di Paola della Pergola
- The Maiwa guide of The Natural Dyes
Invece, se vuoi toccare con mano i tessuti Le Tintine tinti naturalmente di rosso, ecco una selezione di capi e accessori per grandi e piccini che può fare al caso tuo.
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