Su questo blog, sulla mia newsletter e sul profilo Instagram de Le Tintine, ti parlo molto spesso di quanto sia importante fare della sostenibilità un pezzo importante del nostro stare al mondo e condivido, altrettanto spesso, consigli pratici ed esempi virtuosi da seguire in questo senso.
Oggi voglio affrontare il tema da un punto di vista nuovo: quello dell’innovazione che le aziende sostenibili sono in grado di apportare alla società.
Perché i due concetti non dovrebbero mai essere agli opposti, anzi, dovremmo fare sempre di più in modo che tutte le innovazioni che introduciamo nella nostra realtà siano sostenibili.
Come fa un brand ad essere sostenibile e innovativo insieme?
Qualsiasi settore ha dei margini di migliorabilità più o meno elevati in termini di sostenibilità: alcuni settori hanno necessità di lavorare meglio sull’approvvigionamento delle materie prime, altri sulla produzione, altri ancora sulla distribuzione, e poi ci sono settori che per diventare davvero sostenibili dovrebbero essere ripensati da capo.
Nella fessura che si interpone tra un prodotto o un servizio venduto così com’è oggi e la sua versione più sostenibile è importantissimo piantare il seme dell’innovazione: perché le migliori invenzioni ed avanzamenti tecnologici o di mindset sono avvenuti proprio grazie alla necessità di risolvere un nuovo problema o trovare una nuova soluzione ad un vecchio problema.
L’impatto di ciò che produciamo e consumiamo è un problema molto ben evidente e le aziende più illuminate (per fortuna sempre di più) lavorano proprio per far si che il loro lavoro appesantisca sempre di meno il nostro pianeta, senza creare danni a interi sistemi sociali.
Se un brand vuole essere sostenibile, per filosofia e non per moda, trova il modo di esserlo a ogni costo e spesso, per arrivare alla soluzione più sostenibile possibile sfrutta l’innovazione a proprio vantaggio.
Uno stesso prodotto realizzato in modo più sostenibile grazie all’innovazione, fa bene a noi, al pianeta e all’economia del luogo in cui viviamo.
Facciamo alcuni esempi.
5 brand che sono sia sostenibili che innovativi
Ho selezionato alcuni brand che hanno scelto la strada dell’innovazione per perseguire i valori di sostenibilità che si sono preposti, te li racconto qui di seguito.
1. Pangaia
Nato dal progetto dell’imprenditrice Miroslava Duma, attraverso la sua piattaforma creativa Future Tech Lab, Pangaia è un brand che ha fatto dell’innovazione sostenibile il suo marchio di fabbrica ed è ormai famoso in tutto il mondo.
Ogni capo è pensato per essere unisex, sostenibile e durevole: cosa che nell’era del fast fashion sembra quasi strana da pronunciare.
Hanno veramente inserito moltissima innovazione nei loro prodotti e vi invito a dare un’occhiata a qualcuna delle tecnologie che utilizzano per produrli, ma quella che mi ha colpita di più riguarda, ovviamente la tintura.
Pangaia utilizza una tintura totalmente vegetale, derivata da pigmenti provenienti dagli scarti di frutta, verdura e piante, perché risulti atossica e biodegradabile.
2. Melidé
Si tratta di un brand sostenibile italiano che dal 2014 a oggi ha maturato grande successo, soprattutto sui social. Principalmente conosciuto per la realizzazione di magliette in cotone organico ricamate a mano con frasi e icone divertenti e a volte irriverenti, il brand ha una collezione che spazia dagli accessori agli abiti fino alle scarpe.
E sono proprio queste ultime che hanno importanza da un punto di vista sostenibile e innovativo: alcuni dei modelli prodotti dal brand sono realizzati in juta biodegradabile e riciclabile, per ridurne il più possibile l’impatto ambientale al momento dello smaltimento.
3. Inbilico
Si tratta di un brand Made in Italy che realizza gioielli con diamanti veri ma coltivati in laboratorio, quindi più etici e sostenibili di quelli estratti.
Questi diamanti vengono coltivati sulla base dell’agricoltura circolare, basata sulla rigenerazione e l’assenza di sprechi.
I diamanti coltivati fanno sì che i territori non si impoveriscano e non venga compromessa la biodiversità, ma anche che non si inneschino tutta una serie di comportamenti illegali e pericolosi che riguardano la forza lavoro.
4. Good Sustainable Mood
Anche questo è un brand italiano: una startup che produce abbigliamento sostenibile seguendo i criteri dell’economia circolare.
Tra le moltissime scelte sostenibili del brand, come la vendita esclusivamente tramite il meccanismo dei pre-order, mi ha molto colpita quella della realizzazione di una linea di t-shirt con fibra di latte, ricavata dallo scarto del latte della filiera alimentare.
5. Bamboom
Altro brand italiano, ma dal cuore olandese (come la sua fondatrice Pascalle De Jongh) : si occupa di produrre abbigliamento, accessori e oggettistica per bambini.
I prodotti vengono realizzati con materiali naturali e/o riciclati con l’obiettivo di minimizzare le emissioni di CO2 del brand. In particolare mi ha colpito la loro scelta delle imbottiture che sono realizzate in 100% bambù per piumoni e sacchi nanna, mentre quelle dei sacchi da passeggino sono in 100% RPET (poliestere riciclato).
Come sempre spero di esserti stata d’aiuto nell’affrontare le tue prossime scelte sostenibili e nella valutazione di più elementi quando ti trovi davanti a un brand che ti racconta il suo impatto ecologico.
Lo so che essere sostenibili non è sempre facile, ma se alziamo i nostri standard, saranno obbligati a farlo anche i brand da cui acquistiamo e questo potrà solo far bene al pianeta.
Se vuoi raccontarmi la tua sul tema, ti aspetto sul profilo Instagram delle Tintine!
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