Perchè smettere di comprare fast fashion

Non ho mai niente da mettermi!!

Si lo so, non è una frase credibile, eppure è davvero la prima cosa che ti viene in mente quando scopri troppo tardi di essere invitata alla cena aziendale del nuovo lavoro di tuo marito… e non solo devi decidere cosa indossare tu, ma pure tuo figlio di 7 mesi…
Ma andiamo con ordine: passi tra le dita ad uno ad uno gli abiti appesi sulle grucce. Niente. Senti riaccenderti la speranza aprendo uno dei cassetti, ma no, ti ricordavi male.. scopri capi di repertorio lasciati li da almeno 3 stagioni e, ovviamente, non trovi niente da metterti!!
Per non parlare di quei vestiti che hanno ancora l’etichetta appesa in bella mostra, mai usciti dal tuo armadio.
Questa frase, incomprensibile alla maggior parte degli esseri maschili, è uno dei tuoi pensieri ricorrenti.
Ma diciamoci la verità, sei un pò stufa di questa sensazione, no? Sembra che la maggior parte di quello che c’è nell’armadio siano solo stracci, e non ricordi neanche quando li hai acquistati, dove, e soprattutto perchè!
Il passo successivo è organizzare la borsa fasciatoio, mettere il bimbo nel marsupio o nella carrozzina, e partire per il centro commerciale. Dove sai già che inizerai ad entrare ed esplorare ogni negozio alla ricerca di qualcosa che ti faccia battere il cuore – o che almeno risponda all’esigenza di decenza – per arrivare pronta alla cena in questione.
Ma davvero sei sicura che hai nuovamente bisogno di qualcosa di nuovo?
L’ultimo vestito che hai comprato non aspetta ancora di essere indossato?
Ho scoperto da poco questo dato, scioccante:

il 70% di ciò che viene acquistato non viene indossato neanche 1 volta.

Si, hai letto bene, il 70% non prova mai l’ebrezza di uscire dal guardaroba.
E so che ora che ci rifletti ti è sicuramente venuto in mente almeno un acquisto che ancora non hai mai avuto occasione di mettere!

Le conseguenze del consumismo

Queste riflessioni possono sembrare frivole, ma nascondono questioni davvero serie, che hanno a che fare col consumismo e il fast fashion, col rispetto dell’ambiente e col rispetto del lavoro umano!
Proviamo a pensare al viaggio che ha fatto un abito per arrivare sugli scaffali del nostro negozio preferito (o del sito tanto carino che spedisce dall’altra parte del mondo). E riflettiamo sul fatto che, così come è stato creato, dovrà essere smaltito.
Magari diventerà spazzatura senza essere mai stato utile in nessuna occasione. Solo perchè l’abbiamo comprato a cuor leggero, in svendita, o in un momento di tristezza in cui bastava comprare per sentirci meglio.

Sono queste nostre piccole scelte che alimentano il consumismo più sfrenato. E ciò genera la produzione sempre più massiva di beni di consumo che verranno consumati in fretta e senza la consapevolezza di quello che questo meccanismo genera e ha già generato.

Il fast fashion ha portato a svalutare completamente un acquisto di moda, ‘tanto tra 1 mese posso buttarlo via, l’ho pagato neanche 10€!’
Dietro a questo banale processo si nascondono persone sottopagate, che cuciono le peggiori materie prime.
Perchè i brand devono comunque avere un guadagno, anche da un capo che arriva sul mercato a meno di 10€.
E oltre alla questione umana, si affianca quella ambientale, per la mole sempre crescente di rifiuti che l’occidente produce, e che sono sempre più difficili da smaltire.
E tutto questo per poterci togliere il vezzo di dire ‘Non ho niente da mettermi, mi serve qualcosa di nuovo!’

Smetti di comprare fast fashion, prova a scegliere capi che possano rappresentare un valore per te, che possano parlare di ciò in cui credi piuttosto che di quanto hai risparmiato.
Ecco alcuni semplici suggerimenti:

  • Fai spesso il riordino degli armadi, per avere sott’occhio tutto ciò che già hai.
  • Pensa di rivolgerti a una sarta per sistemare un abito che ti sta ancora a pennello, ma che avrebbe solo bisogno di un restyling.
  • Prova a scegliere uno dei servizi di personal restyle che offrono alcune esperte del settore! Prova a guardare il profilo Instagram di @concosalometto: Angela ti potrebbe aiutare, ponendo particolare attenzione alla moda sostenibile!
  • Reiventa in base a ciò che già hai! Sperimenta e prova nuovi look, magari sarai la prima a stupirti!
  • Ciò che non indossi da almeno 2 stagioni donalo alle associazioni di riferimento (esistono i cassonetti della Caritas in tutti i comuni!); aumenterai il suo ciclo di vita!
  • Spia nell’armadio di tua mamma, o di tua nonna: potresti trovare dei capi che per te saranno nuovissimi, e perfetti da abbinare con ciò che già hai. Se questo non è vintage!!
  • Scegli capi di qualità, che possano superare più di una stagione senza ingiallirsi o sformarsi.
  • Impara a leggere le etichette, e chiederti cosa stai acquistando
  • Esistono moltissimi mercatini dell’usato, così come App per il cellulare che favoriscono lo scambio di indumenti e accessori. Tra le app ti segnaliamo Depop e Armadio Verde.
  • Stanno nascendo sempre più servizi attenti all’economia circolare, ovvero ad allungare il ciclo di vita di un prodotto. In questo modo si punta a togliere mercato ad acquisti nuovi, in particolare ad acquisti nuovi di fast fashion, e ad utilizzare un vestito fino alla sua reale fine vita. Tra i servizi per adulti ci piace moltissimo VIC, very important choice, mentre per il mondo dei più piccoli segnaliamo Neogenes.

Dai piccoli gesti si costruisce il cambiamento; e dalle riflessioni sui piccoli gesti si comincia ad acquisire la consapevolezza per poter essere consumatori e cittadini consci delle conseguenze delle proprie azioni.

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