Come vestire i bimbi nelle mezze stagioni

Anche se le mezze stagioni, intese come periodi prolungati di clima mite particolarmente adatti a lunghe scampagnate, non esistono più, i mesi di transizione dalla stagione calda a quella fredda continuano a crearci qualche problema su come vestire i nostri bimbi: l’obiettivo infatti, è quello di mantenerli alla giusta temperatura corporea.
Se aggiungiamo che il cambiamento climatico e gli onnipresenti sistemi di climatizzazione ci stanno abituando a fronteggiare repentine escursioni termiche, definire il giusto mix di indumenti per accompagnare i nostri bimbi durante le varie attività (e temperature) della giornata può diventare decisamente impegnativo.
Come vestire i bimbi in queste situazioni dalle temperature non ben definite, che per comodità continueremo a chiamare mezze stagioni, è un tema da affrontare strategicamente per tre motivi principali:

  • I bimbi molto piccoli non hanno ancora dei meccanismi di termoregolazione maturi e la loro temperatura corporea può variare sensibilmente nel corso della giornata.
  • Desiderando, a ragione, proteggerli da freddo e malanni spesso si tende a coprirli troppo
  • Per vestire i bimbi durante le mezze stagioni si tende a scegliere gli abiti in base alla temperatura esterna senza considerare gli sbalzi termici a cui i bimbi saranno sottoposti.

 

Il sistema di termoregolazione dei nostri bimbi

È frequente leggere che per vestire un neonato ci si debba regolare come per gli adulti. Ben venga, quindi, il classico stile a cipolla, eventualmente aggiungendo uno strato. Vero, ma tenendo presente degli aspetti fondamentali.
Il primo è che il sistema di termoregolazione dei neonati non funziona come quello di un adulto.
La temperatura corporea di un neonato è maggiore della nostra. Ciò significa che lui o lei soffrirà più il caldo che il freddo.
Questo accade perché il bimbo non ha ancora sviluppato la capacità di utilizzare al meglio i meccanismi di termoregolazione del corpo umano. Sono proprio questi meccanismi che ci consentono di mantenere una temperatura corporea costante in presenza di diverse condizioni esterne.
Ad esempio, uno dei meccanismi che il nostro corpo utilizza per regolare il calore eccessivo è quello di eliminarlo tramite la pelle con la sudorazione. Tuttavia, più piccolo è il bimbo minore sarà la quantità di liquidi che potrà espellere – anche se magari la percezione di noi genitori può essere diversa! – e la superficie di cute a disposizione. Quindi, anche se durante le pappe – uno dei momenti in cui la temperatura si alza – il nostro bimbo suderà molto, questo non sarà comunque sufficiente a garantire una termoregolazione ottimale.

Attenzione agli sbalzi di temperatura tipici delle mezze stagioni

Quello che fa ammalare i bimbi, escludendo le cause virali, non sono tanto le temperature basse quanto il fatto di sudare e poi prendere freddo. E questo vale anche per gli adulti. Pensiamo, ad esempio, quando entriamo in un centro commerciale ad agosto.
Eccedere con gli strati di vestiti, quindi, può essere più che mai controproducente. La regola d’oro del vestirsi a cipolla dovrebbe essere quella di togliere uno strato prima di iniziare a sudare. Questo, con i bimbi che sono sempre più in movimento degli adulti, potrebbe non essere sempre cosa facile. Che fare, dunque?

Qualità delle fibre piuttosto che quantità dei capi

Come sempre la risposta è puntare sulla qualità piuttosto che sulla quantità. Ovvero pochi strati di vestiti ma dei materiali giusti.
Abbiamo già parlato dell’importanza di saper leggere le etichette dei vestiti, per capire che cosa mettiamo sulla pelle dei nostri bambini.
Proprio per questo, è mportante prestare molta attenzione al primo strato. L’intimo, a contatto con la pelle, deve garantire la giusta traspirabilità e morbidezza. Neanche a dirlo, bisogna puntare assolutamente sulle fibre naturali. Ma nei casi di temperatura e meteo incerti meglio lana e seta rispetto al cotone.

La seta e la lana per vestire i bimbi nelle mezze stagioni

La prima, la seta, è ben nota per le sue caratteristiche di leggerezza e buon isolamento sia dal caldo sia dal freddo. Forse, però, è meno risaputo che contenga anche una componente antiallergica e abbia una grande capacità igroscopica. La seta, cioè, ha la capacità di assorbire fino al 30% del suo peso in acqua. Questo permette di mantenere una piacevole sensazione di asciutto sulla pelle. Sensazione di asciutto che non si presenta scegliendo il cotone. Esso è traspirante e naturale, ma una volta sudato, l’umidità rimane a contatto con la pelle e non evapora.
La lana, invece, è solitamente relegata ai mesi più rigidi dell’anno. Essa, tuttavia, ha una struttura delle fibre in grado di inglobare l’aria a contatto con il corpo impedendone la dispersione all’esterno. Questo ne fa un ottimo isolante termico in grado di riscaldare e allo stesso tempo proteggere dal caldo.
Lana e seta vengono spesso abbinate per unirne i pregi e creare una combinazione ottimale di morbidezza, elasticità e capacità di mantenere la pelle asciutta. Via libera quindi a body, canottiere, slip e calzamaglie – a seconda dell’età del piccolo – in lana-seta dall’autunno alla primavera. Qualche idea su dove acquistarli? Noi suggeriamo Lizè shop e Altramoda.
Per le caratteristiche già citate, in caso di dubbio, la lana è la scelta giusta anche per gli strati più esterni dell’outfit dei nostri piccoli. Possiamo in questo caso spaziare dalle tutine ai cardigan in base alle occasioni d’uso.

Arriva il freddo

Con l’avvicinarsi del freddo è possibile aggiungere un morbido cappottino di lana. La lana è idrorepellente e quindi fornisce anche una buona protezione dalle prime gocce di una pioggia improvvisa.
Per i più piccoli, ma anche per i momenti di relax dei bimbi un po’ più grandi, è imprescindibile la copertina di lana. Come qualunque altro capo in lana, ci permetterà di mantenere la temperatura corporea stabile a 38° regolando gli sbalzi. Questo significa che i nostri bimbi saranno protetti dal freddo ma anche che non avranno mai troppo caldo.
Scegliendo con cura lo spessore della copertina in base alla stagione, potremo così offrire al nostro piccolo un preziosissimo abbraccio naturale, grazie alla pratica della fasciatura, come abbiamo raccontato in questo articolo.
In caso di passeggiate all’aperto, una cuffietta sempre in lana è perfetta per proteggere la testa, la zona del corpo a maggiore dispersione di calore.
Per tutti questi motivi noi Tintine scegliamo lana e seta (oltre al cotone organico) per i capi che realizziamo.
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E nel caso in cui fossi timorosa su come trattare un capo in lana, leggi qui i nostri consigli.
Se ti interessa approfondire il tema del corredino neonato, trovi qui la nostra selezione!

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