Che cosa mettiamo sulla pelle dei nostri bimbi?

Quando hai vent’anni non ti poni troppi problemi su cosa indossi: i soldi sono pochi, l’offerta fast fashion ricca e ti fa sentire una regina ogni volta che esci da un negozio con il guardaroba stagionale rifatto per poche decine di euro.
Quando eravamo giovani noi non c’era tutta l’attenzione sulla moda eco sostenibile che c’è oggi, le informazioni erano difficili da reperire e il documentario The True Cost non era ancora stato realizzato. Eppure quelle strisce di blu sulla pelle dopo aver indossato un paio di jeans nuovi le ricordiamo bene: anche a te è successo?
Gli anni sono trascorsi e siamo diventate mamme. A quel punto ci siamo chieste – complici informazioni sempre più fruibili e i nostri studi accademici – cosa stavamo facendo indossare ai nostri figli.
 

Perché prestare attenzione ai tessuti che indossiamo?

Per noi la scelta dei tessuti è stata importante.
Ci affidiamo spesso all’acquisto di abiti realizzati con tessuti naturali convinte che questo basti a tutelarci, ma la provenienza dei filati è determinante. Se non conosciamo l’origine della filiera produttivacorriamo il rischio di acquistare prodotti sì naturali, ma trattati con pesticidi e altre sostanze chimiche che a contatto con la pelle provocano irritazioni cutanee, come eczemi topici o dermatiti da contatto causate dalle sostanza chimiche contenute al loro interno. Lo smaltimento delle sostanze chimiche utilizzate ha un devastante impatto sull’ambiente, non solo sulla pelle di nostri figli.
Quando abbiamo deciso di creare il marchio Le Tintine siamo partite dalla scelta dei fornitori: seri e certificati.
Il cotone è la coltivazione vegetale su cui viene impiegata la maggior quantità di pesticidi a livello globale. Così abbiamo scelto il cotone organico, per portare avanti il nostro obiettivo di proporre un prodotto 100% naturale, privo dell’utilizzo di qualsiasi sostanza chimica durante l’intero processo produttivo.
 

Quali sono le componenti che non devono essere presenti sulle etichette dei vestiti?

La scelta della tintura naturale per noi è stata la normale prosecuzione della nostra ricerca alla sostenibilità dei nostri prodotti.
Le sostanze più nocive sono i nonilfenoli etossilati (NPEs), nickel, cromo, cobalto,coloranti utilizzati per le tinture -, resine, lanolina, formaldeide e colophone.
Il nostro desiderio di trasparenza ci ha portate a ottenere risultati validi a livello europeo, questo perché Le Tintine è l’unico brand italiano ad avere collezioni realizzate sia con tessuti che tintura naturale (link all’articolo Come si tinge con i colori naturali).
Il nostro desiderio è garantire un prodotto sicuro in ogni suo aspetto.
Abbiamo sottoposto i nostri prodotti al centro tessile e cotoniero di Busto Arsizio, ente che vanta un’esperienza 30ennale nel campo dei test di laboratorio su articoli tessili.
Ogni tessuto e ogni colore dei capi della nostra collezione è stato analizzato con prove di resistenza alla saliva, al sudore, allo sfregamento, al lavaggio domestico e – informazione più importante – abbiamo eseguito il test per verificare l’eventuale presenza di sostanze chimiche.
 

I risultati dei test sui nostri vestiti

I risultati dei test variano sia in funzione del tessuto che del colore utilizzato.
I nostri vestiti in lana e cotone organico hanno una media di solidità del colore al sudore e alla saliva di 4-5, dove 1 indica intensa degradazione di colore e 5 indica assenza di degradazione e di scarico del colore su altri materiali.
Questo significa che la nostra tintura naturale ha la resistenza dei coloranti chimici, con la differenza che i nostri prodotti rispettano l’ambiente e sono privi di sostanze tossiche.
La solidità al lavaggio ha presentato un valore più basso: 3. Come accade con i capi industriali, significa che ai primi lavaggi il capo potrebbe rilasciare colore. Il nostro, però, è innocuo per le acque e l’aria che respiriamo, perché realizzato con colori naturali.  Consigliamo sempre di non lavare in lavatrice i capi di lana e fare un lavaggio preventivo prima di far indossare il capo al bambino, in modo da scaricare l’eventuale colore in eccesso e ridurre in modo drastico un accidentale rilascio di colore nei lavaggi successivi.
I risultati che ci rendono fiere del nostro lavoro sono quelli relativi alla dispersione di coloranti allergenici/cancerogeni
La scala di valori indica come non tossico un risultato al di sotto del 10mg/kg e i nostri capi hanno ottenuto il punteggio più basso possibile, ovvero 1mg/kg.
Cosa significa?
Che i vestiti de Le Tintine sono privi di qualsiasi sostanza tossica grazie alle nostre scelte naturali e salutari: il primo obiettivo è stato raggiunto!

Questi test sono piuttosto costosi e non sono obbligatori.
Di rado i brand – in particolar modo quelli del settore fast fashion – pubblicano i risultati di questi test, che potrebbero rivelarsi la conferma di una scarsa qualità delle materie prime impiegate e impattare in modo negativo sulle vendite.
Tuttavia abbiamo scelto di realizzare un prodotto sicuro, che avremmo utilizzato a occhi chiusi sui nostri figli.
 

Come leggere le etichette dei vestiti dei bambini?

Le etichette dei vestiti riportano solo una parte delle informazioni utili alla scelta di un acquisto etico e nell’interesse della salute dei bambini. Le indicazioni che si trovano sui capi di abbigliamento sono di due tipi: nozionali e pratiche.
Nel primo caso scopriamo utili informazioni sul produttore, sul brand, il luogo di produzione e il tipo di tessuto utilizzato. E queste sono le più importanti per capire cosa stiamo acquistando. Non vi è traccia di eventuali test e certificazioni in possesso del brand, anche se le aziende certificate sfoggiano con orgoglio questo traguardo.
Nel secondo caso, troviamo informazioni utili per mantenere il capo in buono stato dopo i lavaggi.
Leggiamo sempre le etichette e scegliamo con cura i marchi con cui vestire i nostri figli. La vera differenza è scegliere il biologico e la tintura naturale poiché la sola scelta del tessuto naturale non basta.
Crediamo che basti scegliere capi di abbigliamento in cotone per dormire sonni tranquilli, quando in realtà spesso è prodotto con l’utilizzo di pesticidi in quantità massicce. Andiamo oltre alla scelta del cotone e cerchiamo un filato che derivi da colture biologiche e tinture naturali prive di sostanze coloranti chimiche: non sbaglieremo.

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